Il business plan
La chiave per ottenerei giusti finanziamenti
e far crescere la tua attività

Sei sempre attento ai cambiamenti, sempre pronto a metterti in discussione, ad investire per innovare? Hai una nuova idea, un nuovo progetto per la tua attività di ristorazione, un nuovo spunto per crescere e migliorare?

Spesso la realizzazione di un piano di sviluppo è legata al capitale a propria disposizione e non sempre si ha la necessaria disponibilità economica per affrontare un cambiamento. Ecco allora che diventa inevitabile far ricorso ad un finanziamento bancario che ci assicuri la giusta liquidità per rendere concreto il progetto.

Oltre alle indispensabili garanzie, la banca si tutela, a volte, anche richiedendo all’impresa la presentazione di un business plan che illustri in maniera sintetica ed esaustiva i punti rilevanti del proprio progetto, anche facendo riferimento ad analisi di mercato, target di riferimento, piano di sviluppo. In questo modo gli istituti bancari riescono a vagliare quelle che sono le prospettive future dell’attività e quindi a valutare meglio l’approvazione o meno del finanziamento richiesto.

Solitamente gli istituti di credito, per accertare la solvibilità dell’impresa richiedente, fanno riferimento alla sua affidabilità prendendo in considerazione gli ultimi tre bilanci e valutando quanto contenuto nella Centrale dei rischi (CR), una banca dati che dà una fotografia d’insieme dei debiti di famiglie e imprese verso il sistema bancario e finanziario.

Entrambi i parametri prendono però in considerazione il passato dell’impresa e, poiché oggi i cambiamenti sono dietro l’angolo e le situazioni variano con sempre maggiore facilità, questi due riferimenti non risultano più essere così indicativi.

Ecco perché, sempre più spesso, le banche richiedono la presentazione di un business plan, ossia un documento scritto che illustri un piano imprenditoriale, un progetto basato anche su studi di fattibilità. Si procede infatti, simulando scenari verosimili che poi vengono tradotti in bilanci previsionali.

Un business plan è costituito da due sezioni, una prettamente descrittiva in cui si danno informazioni generali sull’azienda, sul mercato in cui opera e sul progetto per il quale si richiede un finanziamento (acquisto macchinari, impianti, eccetera); l’altra, invece, numerica con lo scopo di predisporre bilanci previsionali prestando particolare attenzione ai flussi di cassa e, quindi, all’effettiva sostenibilità del progetto.

Come facilitare l’erogazione del finanziamento per la tua attività di ristorazione tramite il business plan? Evidenziando lo stato di equilibrio tra gli investimenti programmati e la capacità della tua impresa di generare flussi futuri sufficienti al rimborso dell’eventuale somma erogata dall’istituto bancario.

A seconda che si richieda un finanziamento per una start up o per una realtà già presente sul mercato, cambiano naturalmente gli elementi su cui focalizzare il business plan perché diversi saranno i parametri analizzati dall’istituto bancario.

Nel caso di una start up, gli interlocutori sono investitori specializzati in grado di entrare nel merito delle scelte operative e strategiche; nel secondo caso ci si rivolge invece, a referenti bancari che sono più orientati all’analisi di bilancio.

Quali sono le regole base per la redazione di un business plan efficace? Sicuramente deve essere chiaro e sintetico poiché le tempistiche degli istituti di credito per l’istruttoria sono limitati e va catturata l’attenzione del lettore il cui scopo principale è misurare il rischio dell’operazione di finanziamento; in quest’ottica, una componente essenziale del business plan sono i numeri, analisi di dati certi per poi giungere ad una stima previsionale dei flussi di cassa.

Fondamentale resta comunque, pur rispettando la sinteticità, riuscire a rendere il tutto il più comprensibile possibile ad un soggetto esterno alla tua attività.

Altro punto cui attenersi è l’essere realistici e prudenti nelle stime di sviluppo riuscendo a fare autoanalisi in maniera obiettiva; ciò aiuta anche rendersi conto se effettivamente la propria azienda sarà in grado di sostenere il rimborso del prestito prima di presentare la richiesta.

Un elemento immancabile nei business plan è la stima dei flussi di cassa previsionali; ciò che infatti, interessa ad una banca è la sostenibilità dell’investimento. Per il calcolo dei flussi di cassa previsionali è necessario, naturalmente, affidarsi ad un professionista specializzato che dovrà innanzitutto preparare l’analisi dei bilanci e il rendiconto finanziario degli ultimi 3/5 anni, il budget economico e quello patrimoniale.

In tutto ciò bisogna poi tenere ben presente l’obiettivo finale, che non è la redazione del business plan in sé, ma l’approvazione all’erogazione del finanziamento.

Tu hai progetti da realizzare? Pensi ad investimenti nel prossimo futuro? Ricordati di guardare sempre un passo avanti affinché la tua attività di ristorazione continui a crescere, a migliorarsi e a generare profitti.