Gli asset del successo

Anche tu, come qualunque imprenditore, sogni di far crescere la tua attività di ristorazione? Sicuramente sì, soprattutto quando si parte con un nuovo progetto, ma anche successivamente perché puntare al miglioramento è la prima chiave del successo ed è un’aspettativa che non va mai abbandonata.

Crescere resta probabilmente un termine molto vago e onnicomprensivo; implica però, innanzitutto il saper fronteggiare e gestire i cambiamenti e, talvolta, i momenti di crisi che qualunque impresa, prima o poi, si trova inevitabilmente ad affrontare.

Daniel Priestley, autore di best seller e premiato imprenditore, ritiene che è proprio in questi momenti che bisogna far ricorso agli asset, ossia le risorse a disposizione dell’azienda. Se infatti, è vero che una qualunque attività di impresa non è un’isola sul mercato, è comunque al proprio interno che deve innanzitutto sapere guardare per affrontare le sfide.

Di seguito esamineremo quelli che probabilmente sono gli asset più vicini alle realtà aziendali delle PMI (Piccole Medie Imprese Italiane) e in cui riuscirai a riconoscere anche gli aspetti della tua attività di ristorazione.

Innanzitutto è necessario definire la tipologia di azienda e quale possa essere effettivamente il suo sviluppo. Categorizzandole per numero di persone impiegate e valore medio dei ricavi per addetto (RPA), escludendo naturalmente start up e grandi aziende, si possono distinguere, secondo Priestley, cinque tipologie che possono rispecchiare le realtà delle PMI. Probabilmente, in riferimento ad un’attività di ristorazione, le prime tre tipologie sono le più frequenti e rappresentative.

  • Boutique in difficoltà (3-12 addetti con basso RPA), tipologia rappresentativa di molte aziende italiane piccole nell’organico, con ruoli non ben strutturati, con un mercato di riferimento concentrato sul locale nei dintorni dell’azienda. Senza particolare organizzazione, con tanto lavoro svolto, ma una redditività che stenta a decollare.
  • Boutique modello lifestyle (3-12 addetti con alto RPA), tipologia identica alla precedente per dimensioni, ma con personale molto più dinamico, dotato di diverse competenze, con maggiore indipendenza nell’organizzazione e un forte spirito di collaborazione.
  • Deserto (13-49 addetti), tipologia che supera la realtà “artigiana”, ma non si tratta ancora di una grande azienda. Si dovrebbe trattare di una fase di passaggio da superare il prima possibile; i costi fissi cominciano a lievitare, o l’impresa cresce in fretta oppure rischia di non essere più competitiva.
  • Fabbrica (più di 50 addetti con basso RPA): tipologia di azienda che è sicuramente cresciuta, ma solo nelle dimensioni. All’aumentare dei dipendenti, non è corrisposto un proporzionale incremento dei ricavi.
  • Azienda performante (50-150 persone con alto RPA): tipologia di azienda che può contare su un team preparato e affiatato, con risorse aziendali di qualità, impresa che investe tempo e denaro per lo sviluppo di cultura aziendale, identità e brand. Si generano alti profitti grazie ad asset strategici (soprattutto immateriali), su cui si continua a investire.

In qualunque di questi quadri si collochi la tua attività di ristorazione, puoi sempre puntare al miglioramento sfruttando le risorse (asset) a tua disposizione, facendo quindi leva su ciò che la tua azienda possiede. In contemporanea però, devi fissare degli obiettivi e dei risultati a cui tendere (es. qual è la dimensione più adatta per la tua attività).

Quali risorse sfruttare? Sicuramente l’identità aziendale, ossia come la tua attività viene percepita dai clienti, fattore determinante nelle scelte del consumatore finale.

Importantissima poi la raccolta e gestione di dati (interni ed esterni all’azienda) per migliorare la comunicazione, il controllo, il raggiungimento degli obiettivi e valorizzare il rapporto con la clientela.

Necessario è conseguentemente un pannello di controllo dei dati efficiente, immediato e facilmente consultabile così da essere reattivi nelle decisioni.

Puntare sugli asset aziendali significa anche comunicare la tua attività di ristorazione, la sua identità e i prodotti (piatti) realizzati. Per aumentare il valore della tua azienda è necessario investire in comunicazione, “se non comunichi te stesso, al giorno d’oggi è come non esistere”.

Un altro importante asset è il posizionamento, tracciare cioè una mappa del proprio settore e posizionarsi al suo interno è il punto di partenza per definire e sviluppare strategie efficaci.

Dopo aver estrapolato la propria identità aziendale, definito il proprio racconto e individuato il pubblico di riferimento, è necessario mettere a punto processi capaci di veicolare in modo appropriato ed efficace il messaggio aziendale. In questo senso non c’è una strada battuta da seguire, bisognerà verificare in itinere quali modalità ottengono l’attenzione del mercato ed, eventualmente, essere pronti a modificare il proprio approccio.

E tu sei pronto a puntare in alto?