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Per capire cosa riporterà i clienti nei locali ci affidiamo ad un importante sondaggio mondiale/globale che afferma che la maggior parte clienti si affidano al governo per avere il via libera per cenare di nuovo in un locale. Ora che le sale da pranzo dei ristoranti stanno riaprendo, cosa li riempirà di nuovo di clienti desiderosi di assaggiare cibo ? Una raffica di nuove ricerche rivela quali “ganci” sono più efficaci nel riportare i clienti nei Ristoranti
Non che questi fattori non siano critici. Quasi tre su quattro (71%) degli intervistati basano la propria decisione di cenare di nuovo in un ristorante sulle assicurazioni del governo e dei funzionari sanitari locali che è sicuro godersi un’esperienza di ristorazione da seduti, secondo un sondaggio.
Ad esempio, il 74% degli intervistati ha dichiarato di essere sensibile al prezzo come prima che il “distanziamento sociale” entrasse nel vocabolario nazionale e il 66% ha affermato che è importante ricevere lo stesso tipo di premi in frequenza che sono stati estesi prima della crisi . Più di un terzo (37%) ha dichiarato di aspettarsi che i prezzi speciali li attirino per tornare nelle sale da pranzo del ristorante.
Complessivamente, il 60% dei partecipanti ha dichiarato di sentirsi a proprio agio con la cena fuori o entro poche settimane dalla riapertura dei ristoranti nelle loro aree. E a parte le considerazioni sui prezzi, il 69% dei consumatori ha dichiarato che tornerà nei suoi luoghi preferiti per una serata fuori.
Ma, i dati mostrano, ci deve essere un livello di comfort. La più forte garanzia della sicurezza di un luogo è la sua aderenza al distanziamento sociale nei loro piani di posti a sedere, il fattore prevalente per il 69% dei partecipanti. Una percentuale leggermente inferiore (62%) ha citato una politica di sanificazione frequente di tutte le superfici.
Lo studio ha rivelato che una minoranza di consumatori (14%) è riluttante a cenare fuori prima che sia sviluppato e distribuito un vaccino contro COVID-19. Le proiezioni di avere quella difesa in mano sono variate da fine anno a diversi anni, e forse mai.
Anche le famiglie con bambini piccoli sono comprensibilmente preoccupate dei protocolli di sicurezza e servizi igienico-sanitari, ma ci sono altri fattori che giocano nelle loro decisioni di ristorazione. Alla fine del mese scorso, Revenue Management Solutions (RMS), una società di ricerca globale e mondiale , ha seguito il sondaggio di maggio su 1800 consumatori con interviste approfondite con mamme e papà. Mentre le famiglie in diverse parti del mondo possono differire nel loro comportamento da pranzo, condividono atteggiamenti simili sul ritorno ai ristoranti post-COVID, secondo RMS.
In generale, ha scoperto che i genitori sono più disposti ad acquistare i pasti al ristorante per il consumo a casa. La ricerca ha verificato che i genitori di bambini dai 6 ai 12 anni hanno continuato a usare i ristoranti mentre stavano a casa, mantenendo tradizioni come la consegna della pizza del venerdì sera. Tre famiglie su quattro (75%) hanno dichiarato di fidarsi dei ristoranti che producono e consegnano pasti in sicurezza, ma i genitori hanno espresso preoccupazione per la sicurezza del mangiare all’interno dei ristoranti. Le interviste hanno rivelato che le mamme e i papà preferiscono ancora il drive-thru e il servizio di ristorazione.
Tuttavia, la ricerca ha anche riscontrato una domanda repressa tra i genitori. In Corea del Sud, le famiglie usano i ristoranti per incontrarsi con parenti e amici e condividere pasti comuni. Dal momento che questa non è un’opzione in questo momento, stanno uscendo in gruppi più piccoli e scelgono ristoranti a seconda di quanto siano affollati, afferma Christina Norton, direttore, sviluppo delle risorse per RMS.
Le mamme negli Stati Uniti vedono cenare fuori come un’opportunità di apprendimento, aggiunge. Leggere il menu, interagire con i server e inviare un caloroso benvenuto in un quartiere sono visti come esperienze educative apprezzate dai genitori, secondo la ricerca.
Nel Regno Unito, le famiglie hanno affermato che hanno maggiori probabilità di rischiare di cenare fuori per ordinare piatti che non possono facilmente preparare in casa, come i curry indiani o il dim sum cinese.
I genitori statunitensi hanno avuto una risposta simile. Piatti più facili da preparare stanno diminuendo la loro popolarità, secondo RMS, con la sostituzione di oggetti più unici. Le famiglie danno la priorità ai ristoranti con un menu vario per offrire ai bambini una scelta più ampia.
L’indagine RMS ha rilevato che i consumatori di tutto il mondo sono abbastanza ottimisti sul fatto che l’industria della ristorazione si riprenderà entro 12 mesi. Gli intervistati negli Stati Uniti, a Taiwan e in Corea del Sud hanno le prospettive più positive, credendo che la ripresa avverrà tra 3 e 6 mesi, mentre quelli nel Regno Unito e Singapore vedono tra 6 e 12 mesi un risultato più probabile.
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